La storia di Yari
A 21 anni non avevo quasi niente. Non avevo un soldo, non avevo una direzione; ero e mi sentivo solo.
La mia giornata tipo era questa: 8 ore di lavoro + 8 ore di corsi obbligatori all’università, 2 ore su libri a studiare, un po’ di tempo per lavarmi i panni e cucinarmi ed ogni tanto uscire con gli amici. Uno dei ricordi più nitidi che ho di quel periodo è che spesso, mentre camminavo per strada, mi uscivano le lacrime dagli occhi senza che io piangessi.
Dopo aver lavorato qua e là come istruttore, guardiano notturno, cameriere, animatore, decisi insieme ad Alessandra di avviare un centro fitness: la PEGASO. Avevamo pochissimi soldi ma tanta, tanta volontà.
Il sogno stava diventando realtà.
I primi anni furono tutti in salita: l’estate vivevamo con i soldi spicci messi nel salvadanaio durante l’inverno e dovevamo necessariamente fare doppio lavoro (camerieri, animazione fitness).
E allora, cosa ci ha permesso di emergere?